Ca’ di Rajo presenta lo spumante Marzemina Bianca

Questa Marzemina Bianca nasce da un vitigno autoctono coltivato a oltre 3 metri di altezza da terra, con il metodo di allevamento a Bellussera, in viti che hanno oltre 40 anni di storia nelle radici: la Marzemina Bianca Millesimato Brut firmato Ca’ di Rajo non è uno spumante qualsiasi. La Marzemina Bianca è una rarità dalle origini antiche, nella campagna Veneta veniva chiamata “champagna” per la sua freschezza e acidità, per i sentori di agrumi, mela e frutta matura.

La Marzemina Bianca, prodotta da Ca’ di Rajo con metodo charmat, ricorda infatti l’eleganza e il perlage del nobile metodo classico francese. L’azienda guidata dai giovani enologi Simone, Fabio e Alessio Cecchetto (il più grande, Simone, ha 33 anni) è l’unica realtà a spumantizzarla, interpretando la sua naturale vocazione e vivacità. Di colore giallo paglierino presenta al naso sfumature floreali di biancospino, pesca gialla, pompelmo e cedro. Il palato è fresco e ben bilanciato. 

“Questo spumante nasce da un lavoro di ricerca e sviluppo di nuove tecniche di produzione – spiega Simone Cecchetto -. È una perla rarissima, la nostra è l’unica azienda a spumantizzare questo vitigno di cui esistono all’incirca una decina di ettari in Italia. Era lo “champagne” povero dei contadini della nostra terra, noi abbiamo voluto rendergli omaggio esaltandone le caratteristiche e la carica aromatica. Per questo abbiamo scelto di fare una fermentazione unica, che ci consente di ridurre l’ossidazione e i solfiti aggiunti. Il risultato è unico, un brut con 6 grammi di residuo zuccherino e profumi intensi”. 

A ricostruire lo scenario storico che accompagna questo nuovo prodotto e la forma di allevamento della vite a Bellussera da cui nasce, è Diego Tomasi, ricercatore del Crea-VE, Centro di Ricerca 

Viticoltura e Enologia di Conegliano: “Questo vino nasce dalla combinazione di tre fattori – spiega Tomasi – un’antica varietà autoctona del Piave già citata nel 1679 da Giacomo Agostinetti e  conosciuta anche con il sinonimo di Champagna; dalla imponente forma di allevamento  a Bellussera, ideata da una ingegneristica ispirazione della famiglia Bellussi nel 1870 e oggi in via di estinzione perché non si è piegata alle invadenti vendemmiatrici meccaniche; terzo fattore, dal metodo di spumantizzazione italiano Martinotti, che conserva la piacevolezza e la finezza della frutta matura, degli agrumi e dei sentori di fieno tipici della Marzemina Bianca. Si tratta di un vino del Piave che nasce da un perfetto incontro della tradizione varietale e produttiva ora pienamente valorizzata dall’innovazione enologica”.

Marzemina Bianca Millesimato Brut di Ca’ di Rajo debutterà a Prowein (HALL 16 – STAND B27) dove l’azienda farà conoscere le sue etichette e in particolare gli autoctoni del Piave tra cui Raboso e Manzoni Rosa.

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